Martedì 23 maggio, presso l’auditorium Fausto Begnis della Fondazione Carisma di Bergamo si è tenuto uno spettacolo che desidera portare l’Alzheimer a teatro. Parliamo della prima assoluta de “L’appartamento – Le stanze dell’Alzheimer”.
Le prime due date in programma, 23 e 25 maggio, erano riservate ai membri Fondazione, mentre per il futuro ci auguriamo tutti di poter rivedere lo spettacolo con porte aperte al pubblico.
Insieme alle società Fondazione Carisma e Industria Imballaggi, anche noi di 360maker abbiamo contribuito alla realizzazione di questo spettacolo in cantiere da oltre un anno.
Siamo fieri ed orgogliosi di questa collaborazione dal momento che il tema dello spettacolo, la demenza senile, è un argomento che ci sta molto a cuore grazie al progetto Rememo.
Lo spettacolo
Lo spettacolo prende vita da un testo di Giulio Irneari, autore sotto pseudonimo. Giulio ha cercato di raccontare la sua esperienza personale con il padre attraverso la messa in scena di questo spettacolo dedicato alla malattia neurodegenerativa.
“È una scommessa” racconta Ineari “Ci eravamo già cimentati con il tema dell’autismo e ora scriviamo di una malattia grave, degenerativa”.
Scopriamo l’Alzheimer con “L’Appartamento”
Lo spettacolo si aggira intorno alla metafora di una malattia vista traverso l’analogia tra la perdita della memoria e dell’identità ed il progressivo svuotamento di una casa.
Il racconto sviluppa tutte le fasi dell’Alzheimer, messe in scena da quattro personaggi: due traslocatori, un padre con l’Alzheimer e il figlio che cerca di prendersene cura.
I traslocatori rappresentano proprio la malattia che pian piano svuota l’appartamento, portandosi via tutto. Nonostante il triste tema, l’autore ha voluto chiudere la trama positivamente, in modo da da portare uno spiraglio di speranza alle persone.
Scopri Rememo
Rememo è una piattaforma di intelligenza artificiale che permette ai pazienti con Alzheimer precoce e deterioramento cognitivo lieve-moderato di fare stimolazione cognitiva a domicilio in modo vocale e visivo.
Rememo non è una terapia, non è una medicina e non guarisce dall’Alzheimer. Lo scopo del progetto è aiutare i pazienti a rallentare il decadimento cognitivo grazie ad esercizi di stimolazione volti a tenere il cervello in allenamento.
Tutti gli esercizi cognitivi offerti da Rememo sono stati studiati da un team di professionisti composto da medici specializzati in geriatria e psicologi.
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